Da sei anni tengo un laboratorio di lettura all'Università della Terza Età Edith Stein di Corato, in provincia di Bari, la mia città. Da sei anni lotto con trenta, fantastici studenti over 60 contro l'analfabetismo di ritorno. Leggiamo ad alta voce. Leggiamo qualsiasi cosa. Facciamo un ripasso dei segni di interpunzione, i "segnali stradali per agevolmente viaggiare dentro il libro" che inventò e diffuse la casa editrice Fermento. Il dpcm varato per contenere l'emergenza coronavirus ha spinto i dirigenti dell'Ute a chiudere anche il nostro centro. La sera stessa si è tenuto l'ultimo evento pubblico letterario della città: la presentazione de La meravigliosa lampada di Paolo Lunare di Cristò (TerraRossa Edizioni) presso la Libreria Ambarabacicicocò della nostra Giada. Avevamo voglia di stare insieme.
Avremmo dovuto fare un incontro in Ute, prima, con Cristò. Alcuni studenti avevano acquistato il libro ed erano pronti a dialogare con lo scrittore. Sono venuti in libreria e, insieme a domande e interventi, alla fine della presentazione mi hanno chiesto: «Ma che faremo noi, in casa, da soli, per tutto questo tempo?». Una domanda che, da sola, è capace di dare valore al tempo impegnato per loro.
Allora con i dirigenti Ute ho deciso di incidere una lezione, che sfruttasse i libri per raccontare le emozioni che stavamo tutti provando. E trovare una cura attraverso i libri e una ricetta, quella del Pancotto, che mette insieme quello che c'è - il pane vecchio, le erbe spontanee, le spezie, il pesce - per fare qualcosa di straordinario. In questo momento storico facciamo della nostra vita un sugoso Pancotto, con quello che c'è: emozioni, ansie, paure, ma soprattutto speranza.
Buon ascolto.
#iorestoacasa