Sanremo ha scelto la Puglia come regione protagonista della settantaduesima edizione del Festival. I cantanti e tutto lo staff che animano la kermesse musical hanno pur bisogno di mangiare e lo fanno a Casa Sanremo. Qui chef stellati e non, grazie alla presenza di prodotti agroalimentari accuratamente selezionati, allietano le pause pranzo di conduttori, cantanti, artisti e dei loro entourage. Il filo d’olio che condirà i piatti serviti dal 1° al 5 febbraio sarà quello prodotto a Corato (Ba) da Aldo Lobascio. Infatti, il suo Oro Evo è stato selezionato in esclusiva tra altri prodotti per rappresentare l’eccellenza olearia di Puglia a Casa Sanremo.
“Quando ho saputo che il mio Oro Evo era stato selezionato da Casa Sanremo, mi sono sentito orgoglioso - racconta il produttore coratino - Sono figlio di agricoltori e produco olio da 10 anni. Nel giro di un anno da quando ho creato l’etichetta, sono arrivato a Casa Sanremo, un risultato di cui sono orgoliossimo”.
Ma come ci arriva un olio pugliese, anzi, di Corato nel tempio della canzone italiana? Aldo, che è un agronomo e consulente per aziende agroalimentari, ha saputo dell’opportunità attraverso un suo cliente, selezionato per fornire l’uva all’organizzazione food sanremese. “Mi ha spiegato che il gruppo che selezionava i prodotti per Casa Sanremo è di Conversano. Così gli ho detto: se hanno bisogno di olio, io ci sono. Così, parlando con l’organizzazione, ho avuto la possibilità di mandare un campione d’assaggio”. Oro Evo è stato valutato insieme ad altri sette in un apposito panel, uscendone vincitore. È piaciuto così tanto da permettere al suo produttore di chiedere e ottenerne l’esclusiva.
Contrariamente a quello che si può pensare, Aldo Lobascio non ha tenuto questa occasione per sé, ma l’ha condivisa con uno dei suoi frantoiani, Pierluigi Maldera, invitandolo a partecipare con il suo olio e i suoi prodotti agroalimentari alla selezione. “L’ho fatto per dare un’opportunità a una persona che mi ha permesso di realizzare un prodotto a zero residui, sostenibile con 730 mg/l di polifenoli. E poi, in questo modo, avrei avuto una compagnia amica in questa avventura”. E così sarò: infatti, i sottoli Maldera food saranno sulla tavola di Casa Sanremo.
Dopo un necessario momento di riservatezza, imposto dall’organizzazione, Aldo Lobascio ha sollevato il telefono per condividere questa notizia con un altro appassionato di olio extra vergine d’oliva e Corato: il sindaco della città, Corrado De Benedittis. “Gli ho telefonato comunicandogli che il mio olio sarebbe andato a Casa Sanremo. Lui si è complimentato e mi ha invitato a Palazzo di Città. Confesso di essere arrivato un po’ in ritardo, ma sono stato accolto da lui e dall’assessore alle Attività Produttive Concetta Bucci”.
De Benedittis e Bucci hanno espresso grande soddisfazione per questo risultato raggiunto dalle due aziende. Come si legge nel comunicato ufficiale, il sindaco ha dichiarato: “Faccio i miei complimenti ad Aldo Lobascio e a Pierluigi Maldera che, con le rispettive aziende, saranno protagonisti di questo importante appuntamento a Sanremo. È importante che il nostro olio abbia vetrine autorevoli per farsi conoscere sul territorio nazionale e internazionale. È in tal senso che si orienteranno le scelte dell’amministrazione”.
La conquista di Aldo Lobascio è frutto di pura e tenace iniziativa imprenditoriale. Pur riconoscendone il valore, non c’è stato alcun contributo delle istituzioni locali alla realizzazione di questo successo. Corato è la città che dà il nome a una delle cultivar autoctone più pregiate dell’olivicoltura italiana, la Coratina. Eppure, al di là degli sforzi dei singoli, sono assenti iniziative di marketing territoriale, comunicazione istituzionale e storytelling dedicati all’olio. Forse il megafono sanremese potrebbe fungere da sveglia un po’ per tutto il territorio, ancora in attesa di un regolamento attuativo della legge sull’oleoturismo e di un booster per il progetto Città dell’Olio, di cui Corato fa parte ma non attivamente. Intanto, Aldo Lobascio guarda avanti. Dopo l’avventura sanremese, si dedicherà al progetto Adopt me italy, dedicato all’adozioni di ulivi. Tutti pronti a cantare “Grazie dell’Olio”?