Blog

Giro d'Italia in 10 pizze: la "collezione" invernale 2020 di Eataly

Giro d'Italia in 10 pizze
Giro d'Italia in 10 pizze Stefania Leo

Si può raccontare l'Italia in una pizza? No, ce ne vogliono almeno dieci. È questa la scommessa di Eataly che ieri, presso il punto vendita di Bari ha presentato le Pizze del Territorio create per la stagione fredda. C'ero anche io, con l'augusta partecipazione della critica gastronomica della famiglia: Mia Madre.

Quando arriviamo al tavolo, ci accoglie il menu. Dieci pizze, ognuna con il nome di una città. Sotto l'elenco di pochi, ma centrati ingredienti, tra cui spiccavano alcune eccellenze Slow Food come i Porri di Cervere, la Toma di Pecora Brigasca e il Pannerone. Temiamo di dover mangiare dieci pizze intere. Per un momento lunghissimo lo pensiamo. Ovviamente, ci servono uno spicchio a testa. Ma non pensate che la cosa, per questo, sia stata più semplice.

[faccio una breve digressione sulla vita del degustatore/giornalista gastronomico/food influencer: anche se ci piace e amiamo questo lavoro, a volte siamo chiamati a prove di forza che manco Arnold Schwarzenegger]

L'impasto

Le pizze proposte da Eataly per l'inverno 2020 è realizzato con farine artigianali e biologiche del Mulino Marino di Cossano Belbo - Cuneo. Nello specifico, viene usata la farina semi integrale "Buratto" miscelata con farina tipo 0. Idratazione alta, biga, lievito di birra naturale (0,02%), che riposa 24 ore prima di essere aggiunto all'impasto base della pizza. In totale una pizza di Eataly richiede 50 ore di lavorazione.

Ingredienti

"Le pizze che vi proponiamo hanno pochi ingredienti, perché vogliamo esaltarne il sapore e la qualità, rendendoli riconoscibili", leggo sulla tovaglietta. Le materie prime che guarniscono le pizze sono scelte in collaborazione con Slow Food, tra quelle offerte dai produttori locali. E devo dire che alcuni prodotti assaggiati ieri valevano tutta la Co2 del mondo. Tipo il la composta di kren de "Le Tamerici" (che è diventata tipo la mia nuova droga) o il formaggio di fossa "Gennargentu" (che lo era già) o la pancetta cotta al miele "Capitelli". Durante la serata erano presenti anche alcuni produttori: Marina De Carlo, quindicesima generazione alla guida dell'azienda De Carlo di Bitritto, in provincia di Bari; Guido Perroni dell'azienda agricola Castelluccio di Senise, in provincia di Potenza. Entrambi hanno raccontato rispettivamente i pomodorini semisecchi e i funghi cardoncelli che hanno impreziosito la Bari.

Le pizze

A raccontare le pizze del Giro d'Italia c'è Francesco Pompilio, Maestro Pizzaiolo Eataly, che ha ideato la Margherita Originale di Eataly con il supporto dell’executive chef Enrico Panero, del produttore delle farine Fulvio Marino e dell'esperto pizza di Slow Food Italia Antonio Puzzi. «Il primo tour ha riscosso molto successo e sollevato la curiosità degli ospiti sulle specialità gastronomiche del nostro Paese - ha commenta il maestro pizzaiolo di Eataly -. Non potevamo che ripeterlo proponendo nuove pizze con nuovi ingredienti e storie da raccontare».

Ecco cosa ci ha fatto mangiare: il Giro d'Italia in 10 Pizze di Eataly

Menu Giro dItalia in 10 pizze

Margherita originale di Eataly

Margherita originale di Eataly
con polpa 100% italiana "Antonella", fiordilatte del caseificio "Montoso" e olio evo "Roi"

Bari

Bari
Bianca con Fiordilatte, Pomodorini Semisecchi "De Carlo", Cacioricotta "Derosa" e Funghi Cardoncelli "Castelluccio"

Forlì

Forlì
Focaccia con Prosciutto Crudo di Parma "Ruliano", mostarda di fichi "Le Tamerici" e Formaggio di Fossa "Gennargentu"

Milano

Milano
Bianca con Fiordilatte, Pancetta steccata "Bertoletti" e Pannerone di Lodi "Carena" (Presidio Slow Food)

Torino e Pinerolo

Torino e Pinerolo
Bianca con Fiordilatte, Macagn "Livio Gabraccio" (Presidio Slow Food), Porri di Cervere (Presidio Slow Food) e Salsiccia di
Bovino Piemontese "La Granda" (Presidio Slow Food)

Genova

Genova
Bianca con Fiordilatte, Toma di Pecora Brigasca "Il Castagno" (Presidio Slow Food), Acciughe dissalate "Scalia" e Basilico Fresco

Trieste

Trieste
Bianca con Fiordilatte, Cotto arrosto "Bacalin", Tabor mezzano "Zidarich" e Kren "Le Tamerici"

Piacenza

Piacenza
Bianca con Fiordilatte, Pancetta Cotta al Miele "Capitelli", Pioppini e Cacio del Po "Caseificio Borgonovo"

Firenze

Firenze
Focaccia con Lardo di Colonnata "Fausto Guadagni", Miele di Castagno "Thun" e Scaglie di Pecorino Bartarello "Il Fiorino"

Roma

Roma
Bianca con Fiordilatte, Broccoli, Guanciale "Bassiano" e Stracchino stagionato "Malù"

Non bevo più Coca Cola da molto tempo. Ma dopo queste bellezze, si è reso necessario un "intervento d'urgenza". E ci hanno portato lei.

Molecola

Etichettato sotto

Archivio Blog

2022 (3)

2021 (5)

2020 (8)

2019 (1)

About me

Mi chiamo Stefania Leo, sono nata nella città dell'olio e, dopo un decennio a Roma, ho capito che per stare bene dovevo tornare a vivere dove la luce e il sapore dei pomodori hanno un senso: in Puglia.

Il mio lavoro è raccontare storie: di cibo, di salute, di innovazione, di viaggi e di tutto ciò che smuove la mia curiosità.

In questo sito raccolgo i miei pezzi migliori e racconto anche un po' di me e del mio lavoro.

Stefania Leo

Stefania Leo, giornalista e storyteller